martedì 6 ottobre 2009

L'IDEA DI DEMOCRAZIA

In una notte insonne e agitata passata a curiosare nel web alla ricerca di qualche notizia che mi aiutasse a tenere alto il morale, sono incappato in un sito un po’ diverso dagli altri, più “fresco” nei giudizi, anche se utilizzato a singhiozzo e con parecchi link vuoti, e che vi consiglio di tenere d’occhio (www.panepacelavoro.it): forse, se lo guardiamo in tanti, gli prende la voglia di farsi passare il singhiozzo per tenerci alto il morale.


Fra le cose che vi appaiono, mi ha attirato l’editoriale che titola: APPUNTI PER UN DISCORSO SULLA DEMOCRAZIA ed è una sintesi del pensiero di Sergio Vecchia (giornalista del Resto del Carlino di Bologna, cattolico, deceduto recentemente) sulla democrazia. Questa sintesi è realizzata dal professore Corrado Corghi, del quale trovate parecchie notizie su internet, e ve la propongo integralmente. Ne vale la pena.

Il ricordo dell’amico Sergio Vecchia, deceduto ai primi di luglio.
Studioso di psicologia e giornalista professionista, presento ai giovani lettori alcuni frammenti del suo pensiero sulla democrazia.

Mi auguro che questi frammenti generino una discussione capace di rafforzare idee e valori per non divenire “persone grigie”.
C. Corghi


1. Prima ancora di fare politica è necessario pensare per agire, per elevare il dibattito a livello dell’innovazione e della prospettiva.

2. Senza una chiara capacità prospettiva l’attività politica smarrisce la sua autenticità e scade nell’empirismo e nel pressappochismo.

3. La libertà non si dà, la si può soltanto conquistare. E la si conquista di persona giorno per giorno, perché la libertà ha un suo costo di lavoro, di fatiche, di rischio. Non si può cercare la giustizia sacrificando la libertà, né la libertà sacrificando la giustizia. Sono due valori inseparabili.

4. Nessuna politica concreta è mai stata e mai sarà possibile se non fondata su una filosofia. Senza di questa la pratica politica è mero trasformismo, opportunismo.

5. Un’autentica democrazia esclude ogni meccanismo occulto e tutela d’interessi particolaristici. Punta alla tutela della libertà di tutti e dell’interesse comune e usa come unica forza quella della legge della morale, con umiltà senza spirito di sopraffazione.

6. La diversità di opinioni politiche è essenziale in ogni convivenza democratica.

7. Il potere democratico deve porre a disposizione gli strumenti per sollecitare ogni cittadino a dare il proprio parere alle decisioni fondamentali dello Stato, della Regione, del Comune.

8. Nella politica operano anche cattolici-atei (consapevoli o meno) che al marchio di superficie non corrisponde un animo autenticamente cristiano. Quindi dicotomia fra pensiero cristiano e azione politica e nessun rispetto della laicità della politica.

9. In un regime democratico i partiti sono essenziali alla crescita civile della società, ma non devono strutturarsi come centri di potere e funzionali a clientele e a gruppi o associazioni con finalità non rispondenti alla finalità laica (non laicista) e democratica della politica.

10. Le diversità di opinioni politiche sono essenziali in ogni convivenza democratica, ma alla base ci deve essere sentimento di fede nella persona, rispetto della sua dignità, che è poi una grande ed eterna idea cristiana.





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