Mi chiedete, chi è che ha autorizzato tale invio? Ma diamine, il novello Premio Nobel per la Pace Barack Obama!
Non fate quella faccia da increduli; leggete i giornali, (non in prima pagina, non è una notizia così importante, e nemmeno appare in tutti i quotidiani) e ne avrete conferma. Lo so che sembrerebbe incredibile, che ci sarà una ragione "ragionevole", che forse invierà crocerossine vestite da marines per non dare nell’occhio, che bla … bla … bla … o che tutto ciò risponde all’antico detto di Vegezio para bellum si vis pacem.
Datemi retta, tutte balle: anche al pivello nobel piace giocare alla guerra incurante se al posto dei soldatini di piombo ha soldati in carne e ossa (per la verità pochi yankees e molti latinoamericani, loro sì carne da macello) e se le vittime nemiche sono per lo più civili e specialmente donne e bambini.
Vi ricordate cosa ho scritto in un post del 9 ottobre dal titolo “Wow! A Barack Obama il Premio Nobel per la Pace”? “… Alle sue spalle, per poter diventare presidente, ci sono sicuramente i magnati del petrolio, delle armi, dei latifondi, forse gli stessi che aveva George W. Bush e che hanno cambiato casacca (a questi livelli il passaggio da repubblicano a democratico e viceversa è solo questione d’interessi e di opportunità) e lo costringeranno, passati i primi mesi di euforia, ad adeguarsi alla politica imperiale statunitense....”.
Ecco fatto, dopo 5 giorni (dal 9 a oggi 14 ottobre) la conferma.Ritiro le mie congratulazioni al presidente degli Stati Uniti per il nobel ricevuto, gli lancio una scarpa, meglio uno scarpone, purtroppo solo ideale e gli appunto al petto una coccarda con la scritta: PIRLA!!!
Anzi, no, pensateci voi.
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