martedì 20 ottobre 2009

IN PIENA CRISI

Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria ci dice: “Il problema della disoccupazione è serio. Abbiamo evidenziato anche nelle nostre stime che i prossimi mesi vedranno un peggioramento della disoccupazione: stimiamo che al 2010 si possa arrivare con un tasso del 9.5%”.

Guglielmo Epifani, segretario generale della CGIL, precisa: “Qualche segnale di leggera ripresa c’è ma i problemi per l’occupazione cominceranno proprio adesso a diventare più pesanti”.

Come dire che finora abbiamo scherzato ora si comincia a fare sul serio: se prima con lo stipendio o il salario non si arrivava alla terza settimana, ora la prospettiva è che non arrivi addirittura lo stipendio o il salario.
Quindi la ripresa non è per il lavoratore ma per il povero industriale; per il lavoratore forse, ma forse, nel 2011 o nel 2012 o nel 2013: che importanza ha?
Dario Franceschini, segretario del Partito Democratico, fai bene a metterti le calze turchesi, le indosseremo anche noi se ci rimarranno soldi per comprarle. Ma faresti meglio a smetterla di giocare: il paese (e intendo la gente comune, quella che suda e si sporca le mani per lavorare) non ne può più di psicopapi, di nani veri e propri, di buffoni, di mestatori, di bugiardi, di monatti, di escort (=troie), di lacchè (nel senso di leccacu… di professione), di emiliofedi appunto, di voltagabbana, di picchiatori travestiti con pelliccia di pecora, di pavidi ignoranti che ruggiscono perché hanno le spalle coperte, di sindacati (alcuni) con l’itterizia.
Il paese, come lo intendo io, ha bisogno di sicurezze (non quelle dei Maroni) materiali e morali, ha bisogno di tornare a vivere, ha bisogno di essere aiutato a riappropriarsi della propria vita sociale; in una parola, ha bisogno di riavere la libertà che questi sedicenti governanti hanno buttato nella spazzatura.
Franceschini nominando te ho inteso, ovviamente, coinvolgere in questo mio sfogo tutti coloro che, almeno a parole, sono contro il dittatorello imparruccato: Pierluigi Bersani, Ignazio Marino, Rosy Bindi, Anna Finocchiaro, Antonello Soro, Massimo D’Alema, eccetera, eccetera, Antonio Di Pietro (se la smette di cazzeggiare), Pierferdinando Casini. Rocco Buttiglione: no, a questo non c’è rimedio.
Per favore non rispondetemi come a scuola: presente!

Mettetevi in moto.



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