venerdì 20 novembre 2009

COMUNIONE & LIBERAZIONE: L’ARROGANZA DEL POTERE

Leggo una notizia sul sito www.uninversi.org (il sottotitolo del sito è: osservatorio sulle patologie dell’università milanese), una notizia che, di per sé, sarebbe piccola cosa ma che invece muove a grande pietà sia nel senso di delusione (meglio disprezzo) per chi ha innescato la questione e sia nel senso di dolore per chi l’ha subita così pesantemente e a costoro va tutta la mia solidarietà.
È una storia che vede come protagonisti da una parte gli onnipresenti, onniscienti e onnipotenti ciellini e, dall’altra, cinque ragazzi trattati peggio dei peggiori assassini; è una brutta storia di prepotenza, di quell’arroganza che si è, ormai, insinuata nel DNA di Comunione & Liberazione, questo potentissimo gruppo, sedicente cattolico ma che in realtà sembra essere più un’influente lobby affaristica con ramificazioni profonde e stabili nella politica (governo compreso: sono tra i più fanatici sostenitori degli illibati – politicamente, s’intende - Silvio Berlusconi, Roberto Formigoni e Rocco Buttiglione), nell’economia (con la compagnia delle opere), nell’apparato curiale vaticano dove la fanno da padroni assieme all’Opus Dei e nelle università.
Meglio stare alla larga.
La notizia ve la propongo così come l’ho letta (uso il copia/incolla) senza aggiungere e togliere nulla, vi offro anche la vignetta che accompagnava la notizia e che mi pare significativa.
Lascio a voi il giudizio sulla questione: il mio è di totale disgusto.


“CL: UNA VERGOGNA
C'è chi viene in università per imparare oggi e poter contribuire, un domani, dall'altra parte della cattedra.
C'è chi si attiva con ostinazione per trasformare quotidianamente i nostri atenei, e chi si accontenterebbe di costruirsi una carriera individuale più o meno precaria. Non è tutto.
C'è CL, il movimento cattolico, che con le sue mille ramificazioni sta stritolando la libertà di pensiero negli atenei del bel paese: compagnia delle opere, cusl, obiettivo studenti e tutte le altre sigle che si nascondono dietro la grande casa di CL sono la vera pandemia dell'università italiana.
Venerdì 13 novembre cinque ragazzi, tra cui diversi studenti di questo ateneo, sono stati arrestati nel merito di una maxi-operazione di polizia, degna di una fiction di canale 5, per una presunta colluttazione seguita al mancato pagamento di una risma di fotocopie all'interno della libreria Cusl.
Cinque arresti per 20 euro pulciosi, eseguiti su denuncia della stessa CL che HA RUBATO NEGLI ANNI 2004-2007 quasi 25000 EURO ALLA NOSTRO UNIVERSITA'.
Come ben documentato da un'inchiesta del master in giornalismo dell'ateneo, sono tre le riviste fantasma (Trueman, Tiger, The Globe) con cui i ciellini hanno sistematicamente sottratto all'ateneo risorse preziose, impedendo, di rimando, la realizzazione di altri progetti. Tre riviste contrassegnate dalla lettera T, come le Truffa che CL ha impunemente condotto allo scopo di appropriarsi dei fondi “millelire”, destinati al finanziamento di progetti promossi dagli studenti.
La sproporzione tra i fatti accaduti oltre un mese fa e le accuse di rapina e lesioni aggravate impressiona, così come impressiona la violenza con cui sono state condotte le perquisizioni anche all'interno di abitazioni private. Quello che non ci impressiona è l'ignoranza e l'incuria con cui i media di sono affannati a dipingere a tinte forti questa storia; così come non ci stupisce che, ancora una volta, i veri parassiti siano legittimati a seguitare arraffando mentre per venti euro pulciosi di fotocopie la vita di cinque giovani attivi sia messa in subbuglio e sottoposta a severo giudizio.
L'unica trasformazione possibile dell'università è quella che avviene spingendo dal basso: un occhio per i tagli e le riforme di svilimento e privatizzazione; l'altro attento ai tentacoli di chi mangia sui nostri atenei ed agita il braccio della legge...per i soliti venti euro pulciosi.”.


Sottoscrivi la tua e-mail nel blog di BOGAR (http://bogar-sicilmex.blogspot.com/) riceverai tutti gli aggiornamenti
Stampa il post completo

Nessun commento:

Posta un commento