Come avete potuto constatare da quanto solitamente scrivo, non sono molto affezionato a questo personaggio un po’ folk della politica italiana, tuttavia il contenuto della letterina, anch’essa un po’ folk, ha incontrato una mia autonoma riflessione di ormai fine anno. Ha coinciso con la seria inquietudine sulla china politico-morale-culturale che l’Italia che comanda ha preso e che gli italiani subiscono; con la gravissima preoccupazione per le conseguenze degli inciuci che si profilano all’orizzonte; con il segnale chiaro ed evidente che ora l’obiettivo comune di centrodestra e centrosinistra, alleatissimi dopo il lancio del duomo, è quello di far saltare l’Italia dei Valori come hanno già fatto per altri partiti (quelli della sinistra) escludendoli con una vera porcata di legge elettorale dal parlamento. L’Italia che comanda, che per schematizzare individuo nel duce Silvio Berlusconi da una parte e ora nell’assente Pierluigi Bersani (detto dalemino l’inciucino) dall’altra, non può sopportare una voce che dissente e quindi la eliminano.
La proposta della lettura di questa letterina di natale vuole solo portare l’attenzione di tutti noi sulla necessità di un’iniziativa politica e sociale forte, democratica, popolare per arrestare questa deriva pericolosa che ci sta portando inesorabilmente e drammaticamente verso una nuova forma di fascismo.
Caro Gesù Bambino,
fai in modo che l’anno prossimo torni un po’ di libertà d’informazione e di democrazia partecipata nel nostro Paese.
Da più parti dicono che nel nostro Paese c’è democrazia, c’è confronto, c’è dialogo. Anzi, adesso dicono che bisogna riaprire la stagione del dialogo.
E se la prendono con noi perché a questo tavolo del dialogo non ci sediamo.Ma, caro Gesù Bambino, tu lo sai bene com’è fatto il diavolo. Tu lo sai bene che non ci si può fidare di lui. Tu lo sai bene che a un certo punto l’hai dovuto pure mandare via dal Paradiso per relegarlo all’inferno.
Perché con alcune persone, soprattutto con il diavolo, non si può dialogare.
Perché si monta la testa. Pensa! Voleva perfino prendere il tuo posto! Capisci che cosa voleva fare il diavolo?
Nel nostro Paese c’è “un diavolo” al Governo che pensa di usare le istituzioni solo per farsi gli affari suoi. Che vuole addirittura cambiare la Costituzione perché nella Carta non è previsto che lui non può essere processato.
Nella Costituzione c’è scritto, invece, che “tutti devono essere uguali di fronte alla legge” e che nessuno deve commettere reati.
Invece questo “diavolo” vuole che nella nostra Costituzione ci sia scritto che alcune persone (lui!) non possono essere processate, non che non possono commettere reati, intendiamoci.
Però lui questo lo chiama dialogo. E, come tu sai, caro Gesù Bambino, capita spesso che qualcuno abbocchi e dica: "Vabbé andiamo a dialogare".
Te lo immagini? Ricordi la storia di cappuccetto rosso? Avrebbe mai potuto dialogare con il lupo cattivo?
Ecco la preghiera che Ti faccio, caro Gesù Bambino: l’anno prossimo mettici in condizione di liberarci politicamente, attraverso l’esercizio democratico del voto, di questo diavolo al Governo.
Soprattutto mettici in condizione di far comprendere ai cittadini italiani che non devono cadere nel trabocchetto dando il loro voto di fiducia a persone che fanno credere di fare il loro interesse, ma che in realtà fanno solo gli interessi propri.
Gesù Bambino apri gli occhi a coloro che, invece di fare opposizione, decidono di fare inciuci con questa maggioranza.
Tu lo sai, Gesù Bambino, che il diavolo non porta da nessuna parte. Non si va in nessun luogo se entrambe le parti non sono mosse da buone intenzioni. E Tu sai meglio di me che nel Governo Berlusconi non ci sono buone intenzioni. Ci sono soltanto intenzioni di una massa di lobbisti, massonica, che utilizza le istituzioni per farsi gli affari propri.
Ecco, questa è la letterina di Natale che consegno a Te, Gesù Bambino.
Apri gli occhi agli italiani prima che sia troppo tardi.
Tuo affezionatissimo, Antonio Di Pietro
Buon Natale
a quelli che non arrivano a fine mese;
a quelli che hanno perso il posto di lavoro;
a quelli che perderanno il posto di lavoro;
agli operai fiat di Termini Imerese;
agli aquilani in attesa della casa promessa;
ai messinesi franati che non hanno ricevuto nessuna promessa;
a quelli che devono fare i conti con i mastini di Equitalia;
a quelli che devono spiegare ai figli che abbiamo tutti gli stessi diritti;
a quelli che vanno in galera per aver rubato, per fame, una mela;
a quelli che a causa di uno si vedranno scippati di una sentenza del tribunale;
a quelli che hanno pagato le tasse mentre i delinquenti con lo “scudo” non le pagano;
a quelli che devono portare pazienza mentre i politici ingrassano;
a quelli che difendono l’innocenza dei bambini;
a quelli che credono di essere senza speranza;
a quelli che non ripongono la loro speranza nell’uomo;
a quelli che soffrono le calunnie del potere;
a quelli che soffrono per le malattie;
a quelli che soffrono perché sono soli;
a quelli che muoiono per la nostra cattiveria;
a quelli che vogliono una società umana e non questa;
a quelli che sono buoni non solo per natale;
a quelli che ...
Buon Natale
bogar
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Bella la tua poesia. Mi riconosco nella prima parte. E quindi ti ringrazio anche degli aguri. Se gli auguri fossero anche delle promesse...
RispondiEliminaOccorre che gente come te esca allo scoperto.
Molti bloggers lo fanno, vedi Beppe Grillo e altri, ma purtroppo non sono all'altezza. Attirano solo delle masse piu' o meno scontente o in cerca di qualche show intellettuale.
Se c'e' gente come te disposta a sporcarsi le mani in questo Paese, allora, forse, qualcosa cambiera'