venerdì 26 febbraio 2010

INDUBBIAMENTE COLPEVOLE, SEPPUR PRESCRITTO

Se la Cassazione, presieduta da Torquato Gemelli, ha giudicato il caso Mills prescrivibile, essendo il reato avvenuto nel novembre 1999, non ho nulla da eccepire, sono convinto che i giudici hanno operato, come sempre, secondo la legge. La questione giudiziaria, per quanto riguarda l’avvocato inglese David Mills, per me è chiusa.
Rimane aperta la questione politica e morale: David Mills, pur non punibile penalmente perché prescritto, è stato riconosciuto colpevole per aver testimoniato il falso nel processo All Iberian e Guardia di Finanza cioè colpevole per il reato di corruzione in atti giudiziari a favore di Silvio Berlusconi. Secondo una mia traduzione casalinga: Mills corrotto - il nano corruttore.
E perché allora si assiste all’orgasmo mediatico del presidente del Consiglio? all’indice e medio a forma di V alzato, in segno di vittoria, dai lacchè governativi e dal trotterellante Renato Brunetta? e il sorriso a settantadue denti dell’avvocato Nicolò Ghedini? e alla maleodorante disinformazione minzoliniana del TG1?
Non capisco cosa ci sia da godere: David Mills è stato riconosciuto dalla Cassazione COLPEVOLE DI CORRUZIONE, anche se la pena è stata prescritta, ed è così vera la sua colpevolezza che il suddito di sua maestà britannica (ma prestato a sua maestà italica) è stato condannato a pagare, cash, 250 mila euro a Palazzo Chigi, non a Berlusca ma all’istituzione, che si è costituito parte civile.
Ora il processo andrà avanti per la parte riguardante lo psiconano, ricordate certamente che la posizione del premier era stata stralciata per gli effetti del Lodo Alfano (dal nome del geniale ministro Angelino Alfano, un gran pozzo di scienza) finito, come è giusto, nel cesso (il termine non è elegante ma fa rima con processo) per colpa dei giudici comunisti della Consulta.
Dati i tempi ristretti anche il martire Silvio sarà prescritto, non c’è niente da fare, le leggi ad personam funzionano, ma speriamo che la sentenza contenga almeno il riconoscimento della reità che gli compete. Vedremo di farcelo bastare.
Condivido quanto dice l’onorevole Massimo Donadi: “La prescrizione non cancella il reato e questa sentenza resta una condanna morale per il premier ... La corruzione c’è stata e in un altro Paese civile il premier si sarebbe già dimesso. Dopo quindici anni di processi e di guerra alla magistratura, quale credibilità ha Berlusconi quando parla di lotta alla corruzione? Quanto ha influito il suo comportamento sulla crisi morale che ha investito la politica italiana? Berlusconi ha pesanti responsabilità politiche e una prescrizione non basta a cancellarle”.

Già! quale credibilità ha Berlusconi quando parla di lotta alla corruzione?





Sottoscrivi la tua e-mail nel blog di BOGAR (http://bogar-sicilmex.blogspot.com/) riceverai tutti gli aggiornamenti
Stampa il post completo

Nessun commento:

Posta un commento