giovedì 11 febbraio 2010

BERTOLASO EMULO DI PAPI?

Guido Bertolaso mi suscita, da sempre, due contrapposti sentimenti: il primo è di ammirazione per le sue capacità organizzative e per aver denunciato recentemente che lo sbarco americano ad Haiti ha trasformato la necessità di aiuti alla popolazione terremotata in una vera e propria occupazione militare (comprensiva della presenza di sciacalli statunitensi); il secondo sentimento è d’irritazione (l’odio non sarebbe cristiano) per come ha gestito il terremoto aquilano militarizzando la vita nelle tendopoli e l’aiuto dei volontari accorsi. Cose che ho visto con i miei occhi.
Ora si aggiunge l’avviso di garanzia per corruzione in merito agli appalti per la realizzazione del G8 nell’isola de La Maddalena (G8 poi spostato a L’Aquila): niente male per un imminente annunciato ministro che in questo modo si mette in “linea” con il suo capo e alcuni dei suoi prossimi colleghi pari grado.
Il fatto, che sembra emergere dall’inchiesta della Procura della Repubblica di Firenze, concerne l’accusa di corruzione (soldi, benefit, favori sessuali, appalti truccati) e questo, oltre all’avviso di garanzia notificato al viceministro e capo della Protezione Civile, ha portato all’arresto di quattro persone: Angelo Barducci, presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici; Diego Anemone, imprenditore romano; Mauro Della Giovanpaola, pubblico ufficiale della struttura di missione per il G8 della Maddalena; Fabio De Santis, pubblico ufficiale presso il Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo della Presidenza del Consiglio. Tre su quattro sono servitori dello stato.
Non è cosa da poco se si pensa che, oltre a favori sessuali come premi di asservimento della funzione pubblica all’interesse imprenditoriale di uno o più industriali, sembra si debbano ritenere truccati o manovrati almeno cinque grossi appalti: lo stadio centrale del tennis del Foro Italico (Mondiali di nuoto Roma 2009); il nuovo museo dello sport italiano di Tor Vergata (Mondiali di nuoto); il completamento dell'Aeroporto internazionale dell'Umbria Sant'Egidio di Perugia (Celebrazioni 150 anni Unità d'Italia); la realizzazione Palazzo della conferenza e area delegati (G8 Maddalena); la residenza dell'Arsenale (G8 Maddalena).
Money.
Non voglio entrare nel merito della questione, lo farò senza dubbio in altra specifica occasione e resto in attesa che la giustizia faccia (se le sarà concesso e se non verrà inventata, nel frattempo, una leggina ad hoc) il suo corso.
Quello che m’interessa ora esprimere riguarda la questione politica legata a questa vicenda: Bertolaso presenta le dimissioni a Silvio Berlusconi il quale, come da copione, le respinge e inizia le sue patetiche e interessate lamentazioni contro i magistrati che continuano a “deprimere chi fa il bene del Paese”. Ma non si ferma qui; infatti, tutti i partecipanti al Consiglio dei Ministri, ricevuta la notizia, si alzano in piedi per tributare un caloroso, affettuoso e sicuramente invidioso applauso al futuro, forse, corrotto e/o corruttore.
Qualcuno mi spieghi, allora, perché mai (se i nostri governanti commettono per prassi dei reati che pubblicamente sono giudicati dagli stessi rei come positività in nome della governabilità e ne fanno pubblico sfoggio e personale vanto) un ladro o un assassino o un corruttore o un corrotto o un evasore fiscale dovrebbe essere processato e incarcerato o semplicemente indicato al pubblico ludibrio.

La moralizzazione del Paese deve necessariamente, con le buone o con le cattive, iniziare dai “capi”.
Qualcuno mi spieghi perché questa incivile situazione mi fa venire in mente la fotografia della statua di Saddam Hussein.
A volte i sogni si avverano.




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