mercoledì 26 maggio 2010

UN ESORCISTA AL GOVERNO? E SE FOSSE INVECE UN VAMPIRO?

Ha ragione da vendere Nichi Vendola, il governatore della Puglia: “finalmente viene a galla la verità: per due anni il paese è stato governato da un esorcista, da uno che ha coperto la realtà e che gli italiani fossero indotti a pensare che gli annunci della crisi appartenessero solo ai disfattisti e ai catastrofisti della sinistra”.
E ora il nano imparruccato, che-dio-lo-stramaledica, ci spenna come polli in batteria, all’ingrosso, con il beneplacito di CISL e UIL, perché, se non vi è chiaro, la manovra finanziaria, così come la si apprende dalla stampa, sembra colpire tutti ma in effetti, se fate i conti, dissangua noi poveracci e fa il solletico alla nauseabonda cricca (e come potrebbe essere diversamente) rappresentata dai Silvio Berlusconi, dai Claudio Scajola e dai Guido Bertolaso. L’infame ha giurato e spergiurato che l’Italia non avrebbe subito la crisi contrariamente a quanto urlavano quei menagramo senzapatria dei comunistacci, poi ci ha detto che la crisi era alle spalle (quindi se è passata, vuol dire che c’è stata) e ora ci presenta il conto con le parole e la faccia-maschera del curiale Gianni Letta (stessa cricca dei precedenti): “È una manovra straordinaria che ci chiede l'Europa. Ci saranno sacrifici molto pesanti, molto duri che siamo costretti a prendere, spero in maniera provvisoria per salvare il nostro Paese dal rischio Grecia. Capiamolo così e ci capiamo tutti”. Già, il condottiero d’Italia, il puffo viagrato, il sangiorgio nostrano, usa la faccia altrui per dirci che non poteva soffocare con ulteriori balzelli il popolino prima della campagna elettorale (le regionali) perché avrebbe perso il consenso; ma ora è diverso: il popolo bue lo ha già votato e premiato e ora si merita, come ricompensa, la garrota. Se ne sono accorti persino i compassati dipendenti di Palazzo Chigi che, a sorpresa, ieri hanno fischiato all’indirizzo dei ministri Giulio Tremonti e Renato Brunetta. Ben gli sta.
Ora siamo in attesa di leggere quale sarà la nostra sorte, solo pochi giorni di pazienza, il tempo di mettere nero su bianco e poi lacrime e sangue pro vampiro di Arcore.
Non ci basteranno i fischi all’indirizzo dei ministri, occorre reagire energicamente e democraticamente avendo in mente la ricostruzione di un paese differente da quello tradito e rimaneggiato dal capo del Governo e nel quale poterci riconoscere e vivere.
La coraggiosa dedica dell’attore Elio Germano, che qualche giorno fa è stato premiato a Cannes come miglior attore protagonista, mi sembra appropriata: “all’Italia e agli italiani che fanno di tutto per rendere il paese migliore nonostante la loro classe dirigente”.






Sottoscrivi la tua e-mail nel blog di BOGAR (http://bogar-sicilmex.blogspot.com/) riceverai tutti gli aggiornamenti
Stampa il post completo

Nessun commento:

Posta un commento