venerdì 30 aprile 2010

IL MONDO ALLA ROVESCIA CHE PIACE A BERLUSCONI

In Italia non ci sono altre notizie in circolazione, e di cui parlare, se non quelle che riguardano la saga Fini-Berlusconi, proni colonnelli compresi. Ci si potrebbe anche divertire se non fosse che siamo (noi italiani e non solamente i greci o i portoghesi o gli spagnoli) in mezzo ad una situazione economica e morale così drammatica che non riusciamo a immaginare, né in tempi brevi né in tempi lunghi, una soluzione accettabile.
Dovremmo invece parlare di come rimettere a posto i conti del paese-Italia favorendo il lavoro e i lavoratori, creando nuovi posti di lavoro e dando il giusto potere d’acquisto ai salari.
Dovremmo ragionare su un fisco “buono” (termine improprio ma non trovo altro e così lo virgoletto) che la smetta di mungere i redditi da lavoro dipendente e inizi, finalmente, a prendere a chi i soldi li ha veramente, l’esatto contrario di ciò che sta facendo lo spocchioso e petulante ministro Giulio Tremonti, il Robin Hood alla rovescia.
Dovremmo impegnarci per una riforma della giustizia che sia giusta, con i rei in galera e gli innocenti liberi mentre oggi assistiamo che i corrotti e i corruttori sono liberi mentre la povera gente continua a essere vessata. Una riforma che affossi definitivamente i vari lodo Alfano o decreti anti intercettazioni, una riforma che se Silvio Berlusconi è colpevole lo si metta finalmente in galera o se il Ministro Claudio Scajola è corrotto gli sia impedito di governare gli italiani e vada a fare compagnia, come è giusto che sia, ai galeotti.
Dovremmo riformare la scuola iniziando contro-riformando lo scempio dell’incompetente ministra Mariastella Gelmini, una vera iattura.
Dovremmo cambiare la legge elettorale, la porcata del dentista Roberto Calderoli, per riappropriarci della politica, per impedire che la repubblica si trasformi in azienda e che gli utili siano incassati unicamente dal solito Berlusconi e dal suo clan di lingue sporche.
Come vedete, c’è parecchio da fare mentre noi siamo costretti a seguire le notizie che riguardano le dimissioni dell’ex-aennino (ex-missino=fascista) Italo Bocchino, portabandiera dell’idea di potere che ha Gianfranco Fini e forse vittima sacrificale dello stesso presidente dei deputati che è corresponsabile a pieno titolo delle nefandezze del duce incipriato ed escortato papiminchia. L’evangelico adagio “qui gladio ferit gladio perit” risulta essere puntualmente vero e non dovrebbe evocare alcun senso di pietà.
Come se non bastasse s’innesta, prepotente, la notiziona che Pierluigi Bersani, il sedicente leader dell’opposizione, vuole fare un patto con Fini: ma come! dovrebbero essere come cane e gatto e, invece, vogliono pomiciare. Che schifo, spero che almeno usino contraccettivi adeguati per evitare la nascita di bastardelli fascio-comunisti.
Poche e striminzite notizie, invece, sulle fabbriche chiuse per fallimento oppure occupate dei lavoratori che chiedono solo un lavoro per vivere, sulle morti bianche nelle fabbriche, sul razzismo dilagante in Italia, sulla piccola malavita creata dall’aumento della povertà, sulla positività di molte esperienze di politica e socialità extra-partiti, sul buono e sul bene che, nonostante chi ci governa, esiste e agisce.
Il mondo è fatto alla rovescia.




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